Pinè Solidale: presentato oggi il nuovo progetto con le Giacche Verdi

Oggi, 30 agosto, nella bellissima aula del Consiglio comunale di Baselga di Pinè abbiamo festeggiato la nascita del 34° Centro di distribuzione di TRENTINOSOLIDALE: Pinè Solidale con sede a Miola di Pinè presso la sala riunioni dell’edificio di proprietà dell’ASUC di Miola, in usufrutto al Comune e ora anche messo a disposizione per questo nuovo e significativo progetto a favore della Comunità. Così dal prossimo 5 settembre, ogni giovedì pomeriggio, dalle ore 15.00 alle ore 17.00, il Centro di distribuzione è aperto a favore della Comunità.

Il nuovo Centro nasce grazie alla collaborazione tra la nostra Associazione rappresentata dal Presidente Giorgio Casagranda, il Comune di Baselga di Pinè rappresentato dal Sindaco Alessandro Santuari e i Volontari dell’Associazione nazionale Giacche Verdi, Raggruppamento del Trentino – Alto Adige (nonché anche Volontari di TRENTINOSOLIDALE) rappresentati dal Presidente Claudio Rensi.

La sinergia tra questi Enti e i volontari delle due Associazioni consente dunque di attivare ancora una volta un progetto che favorisce e promuove il progresso culturale, economico e sociale del territorio:

progresso culturale perché volto a contrastare lo spreco di beni e di materie prime;

progresso economico perché un aiuto concreto attraverso una “spesa solidale” consegnata tutte le settimane costituisce un prezioso supporto per molte famiglie, e non solo straniere, e integra un significativo risparmio nel bilancio familiare;

progresso sociale perché la positiva inclusione tra diversi gruppi sociali che si crea grazia a questo progetto è orami comprovata; inoltre, talvolta le persone più fragili che vengono aiutate diventano a loro volta volontari, realizzando così un vero e proprio welfare generativo; ed ancora: i volontari dell’Associazione non si limitano a distribuire alimenti perché ogni persona, ogni famiglia, viene incontrata, ascoltata e accolta, offrendo così un aiuto che va oltre a quello strettamente alimentare.

E non si dimentichi la utilità ambientale dell’attività di recupero di alimenti che, altrimenti, diverrebbero rifiuti: con ciò si contribuisce al miglioramento degli ecosistemi.

Condividi:

Gli ultimi articoli