Con gratitudine La ringrazio per l’illustre Sua presenza nella mia città, dove sono cresciuto, ho studiato, ho lavorato e, ora, sono orgogliosamente un Volontario che, unitamente a tanti altri Volontari, mi dedico alla mia Comunità.
Con questa mia non intendo raccontarLe cosa faccio tutti i giorni e per chi e cosa mi impegno, sono questi dati che si trovano nelle relazioni ufficiali delle Associazioni e che è agevole recuperare.
Desidero invece presentarLe chi sono, meglio, chi siamo noi: non “Anziani – Volontari” bensì “Volontari – Grandi Adulti”: lasciata l’occupazione, ci siamo accorti di avere molti “più” rispetto ai nostri genitori, perché abbiamo più anni da vivere, più salute, più risorse materiali, più istruzione, più voglia di fare con un atteggiamento ancora positivo nei confronti del futuro. In questa fase della vita siamo desiderosi di metterci in gioco in nuove attività sia materiali che intellettive, di costruire legami donando altruismo, tempo e competenze. Siamo interessati a nuove esperienze e al tempo stesso a conoscere e a stare in relazione con altre persone. Siamo risorse attive e preziose perché ancora protagoniste nella società; siamo una realtà vitale che ha oramai assunto un ruolo specifico, originale ma soprattutto indispensabile per la nostra Comunità.
È perché usufruisce di queste risorse che il Volontariato non supplisce solamente a mancanze nelle politiche sociali e sanitarie ma è pronto a contribuire a cambiare le istituzioni importando la logica della gratuità, della generazione di reciprocità e dell’etica del bene comune. Che è l’inserire le persone in azioni e relazioni, anche economiche, comuni.
Sig. Presidente, Lei sa che le Istituzioni condizionano l’assetto della società. Ecco, dunque, che con questa mia sono a chiederLe rispettosamente di sollecitare le Istituzioni ad accelerare la diffusione della pratica del volontariato tra i cittadini.
Con un deferente saluto.
Giorgio Casagranda – Presidente di TRENTINOSOLIDALE ODV
